lunedì 9 giugno 2014

LABO Recensione - La Gabbia (Le Storie n°20)

LA GABBIA di Paola Barbato e Daniele Caluri
collana Le Storie n. 20
Sergio Bonelli Editore


 recensione di Lui Geeno 



"Ci sono gabbie di ogni forma e dimensione", asseriva il famoso spazzacamino interpretato da Dick Van Dyke nel celebre film Disney Mary Poppins.

Ed è quello che, dopo pochi istanti, i protagonisti di questa storia vivranno sulla propria pelle.  

Alec, Daniel e Will devono introdursi all'interno di un ospedale psichiatrico (manicomio, per accontentare i non politicamente corretti) alla ricerca di Marvin, un loro ex collega "impazzito", che è in possesso di un codice numerico di vitale importanza per i nostri "eroi" (leggendo la storia scoprirete di cosa si tratta).
Non avendo alcun legame di parentela con il loro collega/paziente, i nostri tre impavidi non possono certo presentarsi alla porta, citofonare e chiedere di vedere il loro amico; la posta in palio è davvero altissima! Così decidono di introdursi nella struttura psichiatrica armati e a volto coperto (maschere di Presidenti, citando Point Break), in modo tale da inscenare una rapina, facendo leva sul fatto che, proprio quella sera, è stato organizzato un'incontro tre pazienti e parenti, questi ultimi appartenenti ad un ceto sociale medio/alto; quindi approfittare della confusione per estorcere a Marvin questo famoso codice. L'occasione è ghiotta, anche perchè, per l'evento, il portone della clinica rimane aperto.

Ma si sa, le cose non vanno mai come uno se le immagina, soprattutto se consideriamo il fatto che questo trio non ha assolutamente un'estrazione malavitosa... anzi. L'inesperienza, la convinzione di avere tutto sempre sotto controllo (specialmente Daniel, il "capo della banda") e la tensione, giocano immediatamente un ruolo fondamentale, facendo precipitare la situazione dopo pochi attimi. Non appena riescono ad introdursi, i tre si dividono e proprio Alec, il più teso di tutti, si imbatte nell'unico guardiano che, non appena si accorge delle presenza di un uomo armato, si fionda su un quadro comandi per dare l'allarme, beccandosi una pallottola letale proprio da Alec che, per sentirsi più tranquillo, ha tolto la sicura alla pistola. Il guardiano, poco prima di spirare, riesce ad attivare un sistema di sicurezza che blinda la struttura con sbarre a porte e finestre perimetrali, un sistema studiato per contenere eventuali rivolte interne. Ed è così che la clinica diventa una vera e propria gabbia per tutti, dalla quale nessuno può entrare e nessuno può uscire.
Inizia, così, una lunghissima sequenza di colpi scena, di sconcertanti scoperte che ci conducono a riflettere su un concetto che è la chiave di queste avventura: lo scoprire quanto può essere sottile il confine tra "normalità" e follia, riprendendo un affascinante teoria esplorata in altri contesti, anche cinematografici (vedasi Qualcuno volò sul nido del cuculo, 1975). Altro argomento trattato è quello del confronto tra diverse identità (vedrete come l'autrice ha reso apparentemente simili tra loro le persone all'interno della clinica) che, in una situazione estrema come questa, mettono fuori il meglio o il peggio (punti di vista) delle proprie personalità.

L'autrice di questo straordinario episodio è l'instancabile Paola Barbato che intavola una trama scorrevole ed emozionante, piena di capovolgimenti di fronte per nulla banali. Ai disegni, invece, troviamo un grandissimo Daniele Caluri in splendida forma dopo la bella esperienza (terminata?) con Nirvana (Panini Comics) che riesce a creare le giuste atmosfere ansiogene per trasportarci all'interno di questo folle dramma.

Arrivate al 20° numero, Le Storie edite dalla SBE confermano essere, a mio avviso, una delle serie più belle in assoluto, con l'ennesimo racconto degno di trovare posto all'interno delle nostre librerie. Da non perdere!

Nessun commento:

Posta un commento