Gnosis è una storia fantastica, una favola moderna, il cui messaggio di riscoperta dell’innocenza è rivolto ad un pubblico di pre-adolescenti ma anche ai loro genitori. Le atmosfere sono molto simili a quelle che ritroviamo nei capolavori del maestro Hayao Miyazaki ma con ambientazioni italiche, riferimenti alla nostra cultura e note volutamente accentuate sul divario tra vita di città e di campagna. L'opera si può considerare una graphic novel di formazione, da pubblicare in un unico volume.
Eccone il soggetto scritto da me (Fabrizio Liuzzi):
Claudia, ragazzina di città, è costretta a trasferirsi nel borgo di campagna dove è nata sua madre. Mentre la donna si ambienta in fretta e riacquista la serenità perduta in tanti anni di vita metropolitana, la ragazza trova noioso quel posto e chi lo abita e non riesce ad integrarsi. L'unica cosa che le resta è la sua passione per la fotografia, vorrebbe diventare una fotoreporter ma lì, da fotografare, ci sono solo paesaggi. Un giorno, proprio mentre è fuori casa a fare foto, incontra per la prima volta Pachi, un misterioso bambino che la invita a giocare con lui. Il tempo di voltarsi ed è scomparso. La ragazza ne parla con sua madre che le racconta la leggenda di un bambino vissuto secoli prima, il cui spirito si aggirerebbe ancora in quei luoghi. La notte Claudia fa un sogno che le ricorda che non tutto nella vita di città era poi così piacevole e, svegliata dall'incubo, decide di uscire a prendere una boccata d'aria. Fuori dalla finestra vede Pachi che la invita a giocare. La ragazzina afferra la fotocamera e lo segue, decisa a scoprire il mistero di quel bambino. Una volta con lui, però, si lascia trascinare dalla sua innocenza e dal mondo fantastico in cui la trasporta: corrono e giocano nei boschi popolati da strani animali e magiche creature. La più misteriosa è Gnosis, con il quale affrontano un viaggio alla scoperta di luoghi affascinanti e persone straordinarie. Al mattino Claudia, preoccupata che la madre non la trovi nella sua stanza, si fa riportare a casa dai suoi nuovi amici che, dopo averla salutata, scompaiono nella luce del mattino. Si chiede se sia stato solo un sogno, potrebbe controllare le foto che ha scattato, ma sceglie di non perdere l’incanto: scende in strada a giocare con i bambini del paese, aprendosi alla sua nuova vita in quel luogo.
Infine 6 tavole, gli studi dei personaggi e l'illustrazione da cui è nata la storia realizzati da Gabriele Benefico e gli studi delle ambientazioni di Nicola Sammarco:
Attendo commenti, opinioni, critiche e magari la proposta di qualche editore per realizzare e pubblicare l'intera opera!
adoro il bimbo col cappello orecchiuto ! :)
RispondiEliminala storia è splendida e i disegni sono davvero poetici : )!!
RispondiElimina"Le atmosfere sono molto simili a quelle che ritroviamo nei capolavori del maestro Hayao Miyazaki"
RispondiEliminaMyazaki si sta esibendo in un mega facepalm dopo aver letto questo
dici Totoro (anonimo vabè)? se non avesse sottolineato una similitudine di atmosfera...ci sarebbe stato comunque un "pain in the arse" a farlo notare!
RispondiEliminaquoto Totoro
RispondiEliminaHowl
Ci tengo a precisare che non ci paragoniamo al lavoro di un maestro dell'animazione come Miyazaki. Ciò che intendevo è che le sue opere hanno influenzto il nostro lavoro e penso che di questo il maesto potrebbe solo essere orgoglioso!
RispondiEliminami piacciono la prima e l'ultima tavola!
RispondiEliminae poi è inutile polemizzare, si vede l'influenza di Miyazaki..e non mi sembra niente di scandaloso o da far vergognare il "maestro"...easy!
@fabrizio era chiaro che non parlavi di paragonarti ma di influenze!
Emiliano R.
Se non aveste voluto paragonarvi al maestro avreste specificato che sono state le sue opere ad influenzarvi, invece di dire che le atmosfere sono simili alle sue.
RispondiEliminaOINK!
Adoro la semantica.
RispondiEliminaMa ci si può attaccare così ad una frase?! Mah?!! comunque ho già precisato ed è superflua ogni ulteriore spiegazione! Sinceramente avrei preferito leggere commenti "tecnici" sulle tavole, sui personaggi, sul soggetto, ma son sicuro che arriveranno!
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